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Ballòra | 127 |
Ballòra aveva raggiunto il suo scopo, ma ormai ella non s’accorgeva più della stizza del Sindaco, e quando egli parlava di Tiu Matteu, ella non pensava più allo zio lontano.
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Nei giorni seguenti accadde un fatto strano che interessò vivamente tutte le donnicciuole dèi villaggio.
Ballòra cadde ammalata. Accessi di febbre fortissima, deliri e convulsioni la tormentarono lungamente; poi cadde in una specie di sopore febbrile, dal quale non si scuoteva che per dire parole strane. E tentava sempre di scappare.
Zia Franchisca doveva vegliarla giorno e notte, e spesso chiamava le sorelle e i nipoti per farsi aiutare a tener ferma sul letto l’ammalata.
Nei suoi deliri Ballòra parlava sempre del giovane nuorese, lo chiamava per nome, gli diceva parole d’amore e lo scongiurava di ricordare i suoi giuramenti, e di ritornare, di portarla via, di farla sua.
Zia Franchisca finì col credere che fra Miale Ghisu e Ballòra fossero passate relazioni amorose. Ma quando la fanciulla riprendeva i sensi