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L'apparizione 91


echeggiava invano nella notte serena. La casa del Sotgiu sembrava disabitata.

Tutte le domeniche le ragazze e i paesani ballavano davanti alla chiesa: Juanne guardava le finestruole ornate di basilico, pur non trascurando di far la corte alle donne con le quali ballava, ma le finestruole rimanevano chiuse.

Una domenica però egli vide Oja uscire dalla chiesa e attraversare lo spiazzo senza guardarsi attorno, alta ed elegante nel suo bel costume scuro: un giovinotto dalla barba nera si staccò dal circolo del ballo e la seguì. Ella non si volse e chiuse la porta, ma poco dopo il suo viso bianco apparve per un attimo fra i due vasi di basilico. Juanne provò un impeto di gelosia e di timore.

— Qui bisogna muoversi, uomo, — disse a sè stesso.

E cominciò ad aggirarsi intorno alla casetta come la volpe intorno all'ovile. Come fare per penetrarvi? Il muro del cortile era alto, recinto di siepe: i rami d’un melagrano s’affacciavano sopra un vicolo deserto dietro la casa Una notte egli pensò di gettare una corda ai rami del melagrano e di arrampicarsi fino a raggiungere una sporgenza del muro. Andò a prendere la corda che gli serviva per gettare