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tro il cortile degli sposi, per augurar loro buona fortuna, come tutti insomma erano contenti.
— E tu hai fatto questo.... di andartene così, di nascosto.... senza dir nulla.... come l’altra volta.... Ah, Efix, questo non lo dovevi fare.... oggi, proprio oggi!...
Egli pareva ascoltasse, con gli occhi vitrei socchiusi, tranquillo ma deciso a non rispondere da buon servo rispettoso.
Donna Ester, ricordandosi che gli piacevano i fiori, spiccò un geranio dal pozzo e glielo mise fra le dita sul crocefisso: in ultimo ricoprì il cadavere con un tappeto di seta verde che avevano tirato fuori per le nozze. Ma il tappeto era corto, e i piedi rimasero scoperti, rivolti come d’uso alla porta; e pareva che il servo dormisse un’ultima volta nella nobile casa riposandosi prima d’intraprendere il viaggio verso l’eternità.
FINE.