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Egli infatti sollevò il viso verso di lei, si battè le mani sulle ginocchia e disse:

— Ebbene, quando vogliamo romperla, questa catena?

— Spetta a te, Predu, decidere.

Noemi cuciva: sollevò anche lei il viso, gli occhi le brillarono, ma tosto li riabbassò e non disse parola.

— Ester, io direi prima dell’Avvento.

— Bene: prima dell’Avvento.

— Ti pare che sia tutto pronto, verso la metà del mese?

— Sarà tutto pronto, Predu.

— E va bene.

Silenzio: Noemi cuciva, donna Ester la guardava di sopra la spalla. Finalmente don Predu domandò quasi timido:

— E tu cosa dici?

— Di che cosa parlate?

— Noemi! — protestò donna Ester; ma il fidanzato le accennò di tacere e ricominciò a tirar la tela dalle ginocchia della fidanzata.

— Della malìa, parliamo! Di disfarla prima che io ingrassi troppo. Come disfarla, dici tu? Così, ecco, così! Alla salute di chi ci vede.

E fra il ridere un poco forzato di donna Ester e le proteste di Noemi, che egli teneva ferma per le spalle, si udì lo scoccare forte di un bacio.

— Come sono contento! Adesso posso mo-