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Ma Noemi li guardava tutti e due coi suoi occhi cattivi e pareva divertirsi alla scena.
— Sì, Ester! Hai gli occhiali perchè oramai sei vecchia.
— Siedi, — invitò anche lei, battendo la mano sulla panca, ed Efix sedette accanto alla vecchia padrona tutta tremante di sorpresa. Sulle prime non seppero cosa dirsi: egli stringeva a sè la bisaccia e chinava la testa vergognoso; ella si levò gli occhiali, li chiuse fra le pagine del libro, parve volesse appoggiarsi al fianco del servo.
Finalmente volsero tutti e due il viso a guardarsi ed ella scosse la testa con un cenno di rimprovero.
— Bravo! Gira gira sei tornato! Ma perchè mai una riga, un saluto? Eppure gente dall’America ne è venuta!
Efix aprì la bocca per rispondere, ma vide Noemi che rideva come sapesse anche lei la verità, e tacque ancora più umiliato.
— E sei andato via così, Efix! Come se ti avessimo offeso, senza dire una parola, Efix! E pensa, pensa, io dicevo sempre a me stessa: perchè Efix ha fatto così? Si può finalmente sapere il perchè?
— Cose del mondo! S’invecchia, si rimbambisce, — egli rispose con un gesto vago. — Adesso son qui... Non parliamone più.
— E adesso, che cosa conti di fare? Tornerai da Predu? O, come dice la gente, è