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XIII.


Fuori lo aspettava Zuannantoni.

— Vi ho chiamato tre volte: andiamo, c’è nonna che sta male e vuol parlarvi: perchè non venite? Non vi si prende il pane dalla bisaccia.

La vecchia stava ancora vestita sul letto, coi polsi nudi, rossicci e ardenti come tizzi accesi: pareva assopita, ma quando Efix si curvò su lei gli disse con voce afona:

— Lo vedi? Essa è andata ancora al fiume, per lavare, perchè lavorare bisogna. E tu avevi detto che la sposava!

— Zia Pottoi! Pazienza bisogna avere. Siamo nati per patire.

La vecchia sollevò il braccio e lo attirò a sè tenacemente. Un odore di putrefazione e di tomba esalava dal tettuccio; ma egli non si scostò sebbene sentisse la collana di zia Pottoi calda come fosse stata sul fuoco sfio-