Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 184 — |
Non si sapeva: queste cose non si sanno mai chiare e precise, e se si sapessero non sarebbero più grandi e misteriose: il fatto era che don Predu dimagriva, non parlava più tanto insolentemente del prossimo e infine commetteva la sciocchezza di comprare un podere senza valore, e col podere il servo e a questo lasciava tutta la sua libertà.
Stefana e Pacciana dicevano:
— È un’elemosina ch’egli vuol fare alle sue disgraziate cugine.
Ma fra loro due, in confidenza, poichè don Predu continuava a mandare regali e regali alle dame Pintor, ammettevano che egli, sì, sembrava stregato, e parlavano di Efix sottovoce: tutto è possibile nel mondo, ed Efix amava le sue padrone fino al punto di rendersi capace di fare per loro qualche sortilegio. Il suo andirivieni con don Predu destava sopratutto i sospetti delle serve: Stefana guardò se sotto la soglia ci fosse qualche oggetto magico nascosto, e Pacciana trovò un giorno una spilla nera nel letto del padrone... Fatti straordinari dovevano succedere.
Durante l’inverno le dame Pintor stettero sempre in casa e non parlarono mai di andare alla Festa del Rimedio, ma a misura che le giornate si allungavano e l’erba cresceva nell’antico cimitero, anche donna Ester pareva presa da un senso di stanchezza, da