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VII.
All’alba Efix s’avviò al villaggio.
Gli usignoli cantavano, e tutta la valle era color d’oro — un oro azzurrognolo per il riflesso del cielo luminoso. Qualche figura di pescatore si disegnava immobile come dipinta in doppio sul verde della riva e sul verde dell’acqua stagnante fra i ciottoli bianchi.
Benchè fosse presto, quando arrivò al villaggio, Efix vide l’usuraia filare nel suo cortile, fra i porcellini grassi e i colombi in amore, e la salutò accennandole che sarebbe ripassato più tardi; ma ella rispose agitando il fuso: ella poteva aspettare, non aveva fretta.
Più su, ecco zia Pottoi, con una ciotola di latte per la colazione dei ragazzi. Efix cercò di passare oltre, ma la vecchia cominciò a parlar alto ed egli dovette fermarsi per ascoltarla.
— Ebbene, che ti ho fatto? perchè i ra-