Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 117 — |
Giacinto lo guardò. La sua spalla tremava, ma gli occhi erano freddi, quasi crudeli. Allora Efix balzò, gli gravò le mani sulle spalle, gli sibilò all’orecchio una parola.
— Ladro!
Giacinto ebbe l’impressione di essere assalito da un avoltoio; aprì le mani e la lettera cadde per terra.