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vilito, poi ebbe l’infelice idea di ricordare l’infanzia.

— Ricordi questo? ricordi quest’altro? — Antonio sorrideva a fior di labbro, un po’ ironico, e taceva.

— Vedi, io credo che tu abbi sbagliato carriera: medico dovevi farti, te l’ho già detto. Medico condotto; ed io farmacista! Figurati come saremmo stati bene felici assieme; e poi tu sindaco ed io assessore, o magari io sindaco e tu assessore: fa lo stesso.

— Per me, non dico, — rispose Antonio, — forse era meglio ritornar qui e seppellirmi, e incretinirmi; ma tu sei ricco, tu bello, tu simpatico, tu allegro. Il mondo era tuo, mentre...