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Se il Governo ama di non essere sovracaricato di lavoro al centro, deferisca agli Intendenti, circondati dai loro consultori, alcune delle facoltà quali si proporrebbe concedere ai Governatori delle Regioni; deferisca a sessioni del contenzioso amministrativo, stabilite presso gli Intendenti, le decisioni dei conflitti per le quali ora si ricorre alla capitale, fermo il ricorso in cassazione al Consiglio di Stato; deferisca ai Tribunali ordinari buon numero di quistioni amministrative come si pratica in Inghilterra; deferisca in fine ai Giudici di Pace, che vorrei vedere instituiti alla foggia Americana perchè assai consoni alle nostre istituzioni ed alle nostre abitudini, quella congerie di minute querele gerarchiche, di abusi di potere, di lamentata atonìa nei pubblici funzionari, di piccole prevaricazioni morali non passibili di pene giudiziarie, di inapplicazione, o di male intesa applicazione delle leggi e dei regolamenti municipali, che tanto molestano col loro continuo frastuono i grandi Dicasteri dello Stato.

V.


All’assioma costituzionale — il Re regna ma non governa — si vuole oggidì, con crescente insistenza, aggiungere l’altro — Lo Stato governa ma non amministra. — Il primo assioma va accettato senza restrizioni, salvo il caso della Dittatura che in momenti supremi vuolsi concedere al potere esecutivo; ma, avuto riguardo alle peculiari nostre condizioni, bisogna andare a rilento nell’accettare il secondo in modo assoluto.