ro affanni; che penetri l’umore del malato dietro tutti i suoi effetti, e questo dietro tutte le loro cause; che sia abbastanza trattabile per parlare e diportarsi con esso lui secondochè esigono le circostanze, per soffrire la sua miseria e la sua pusillanimità; che sappia tacere quando è vano il parlare, cattivarsi il suo animo con la piacevolezza quando è inutile ogni altro tentativo, e toccargli il cuore con nobili e delicati sentimenti; quando il di lui cuore si apre ad essi, come la terra isquallidita dal lungo orrore dell’inverno ringiovinisce ed apresi al rinnovellarsi della fiorita primavera. Si sa finalmente quanto vaglia un Medico, che allevato in seno alle Muse, pieno di sentimento per tutto ciò, che havvi di bello e di grande, possa ad un bisogno colla sua dilettosa eloquenza inspirar coraggio, e con tutte le arti di una bella