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NELLE MALATTIE | 7 |
cel. Saint-Evremont1, non ha voluto che noi potessimo conoscere ciò che siamo; dopo avervi inutilmente meditato si trova che è saggezza il non meditarvi di più, e il sottomettersi agli ordini delle cose, o sia della Provvidenza” . L’osservazione duqnue de’ fatti è quell’unica che può aversi e che ne può regolare.
Si osserva costantemente che il coraggio è in proporzione della passione che si prova. Più essa è forte, più s’ingrandisce il coraggio. Dunque la passione del maggior nostro bene temporale, qual è la esistenza e la conservazione di noi stessi, se è incomparabilmente più forte d’ogni altra, dèe anco il coraggio, da lei o per lei suscitato, al fine cui ella tende, essere più pronto, più consegente, e più forte che per qualunque altro scopo. Ministro esso, per così dire, di siffatta passione di-
- ↑ Oeuvres.