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XI

Nella riflessione, o sia nella facoltà di riflettere, lo spirito comincia ad essere attivo, perchè da lui dipende il fissar l’attenzione a ciò ch’ei voglia.

Nella memoria, o sia nella facoltà di ricordarsi, egli è attivo e passivo, poichè e può richiamare un’idea a sè, e può questa presentarlesi di per se stessa.

Nella volontà, o sia nella facoltà di volere, è sempre attivo, perocchè da sè medesimo si determina a che che sia.

Lo spirito quando usa della facoltà della volontà, può estenderla anco fuori di lui medesimo, cioè sul corpo; e in questo caso la facoltà tale è totalmente distinta dalle precedenti, ond’è che è anche chiamata forza motrice, per-