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NELLE MALATTIE 85

tarne altri superfluamente, m’attengo ad Areteo, ad Offmanno, Sennerto, Riverio, Huxam e Cullen, i quali a cospicue note prescrivono il coraggio sì per guardarsi da simili febbri, come per ben sostenerle. I trattati di questi Autori sull’origine e sulla natura di esse, forman l’elogio, può dirsi, al valore di questa ottima passione. Asseriscono eglino costantemente, che se non vi è coraggio, e che piuttosto vi sia la passione a lui contraria, cioè il timore o di contrarre cotali febbri o di perir di queste, si accresce tanto la probabilità di cadervi diffatto, quanto la malizia di dette febbri in chi ne è già ammalato. Cullen il più esperto ci dice, che il timore in debilitando il corpo, e in aumentandone la irritabilità concorre ad attizzare i principj febbrili maligni e a renderli più perigliosi; e vuole che si corrobori l’animo contro questa passione con ogni possibile spe-