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74 versi


Parean d’intorno i fior, l’erbe, le fronde
     Animarsi, e iterarmi in suon pietoso:
     15Il cantor nostro ov’è? chi lo nasconde?

Ed ecco in mezzo di ricinto ombroso
     Sculto un sasso funébre che dicea:
     18Ai sacri mani di Parin riposo.

E Donna di beltà che dolce ardea
     (Tese l’orecchio, e fiammeggiando il Vate
     21Alzò l’arco del ciglio, e sorridea)

Colle dita venia bianco-rosate
     Spargendolo di fiori e di mortella,
     24Di rispetto atteggiata e di pietate.

Bella la guancia in suo pudor; più bella
     Su la fronte splendea l’alma serena
     27Come in limpido rio raggio di stella.

Poscia che dati i mirti ebbe a man piena,
     Di lauro che parea lieto fiorisse
     30Tra le sue man, fe’ al sasso una catena.

E un sospir trasse affettuoso, e disse
     Pace eterna all’Amico: e te chiamando
     33I lumi al cielo sì pietosi affisse,