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Le parole sono in bocca di Pietro Verri uno de’ quattro Spiriti descritti sul fine del Terzo Canto. — Parini è uno degli ascoltanti.
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I placidi cercai poggi felici,
Che con dolce pendio cingon le liete
3Dell’Eupili lagune irrigatrici;1
E nel vederli mi sclamai: salvete,
Piagge dilette al ciel, che al mio Parini
6Foste cortesi di vostr’ombre quete;
Quando ei fabbro di numeri divini
L’acre bile fe’ dolce, e la vestia
9Di tebani concenti e venosini.
Parea de’ carmi tuoi la melodia
Per quell’aure ancor viva, e l’aure e l’onde
12E le selve eran tutte un’armonia.