E santamente toccherà l’altare.
Proteggete i miei padri. Un dì vedrete 280Mendico un cieco errar sotto le vostre
Antichissime ombre, e brancolando
Penetrar negli avelli, e abbracciar l’urne,
E interrogarle. Gemeranno gli antri
Secreti, e tutta narrerà la tomba 285Ilio raso due volte e due risorto
Splendidamente su le mute vie
Per far più bello l’ultimo trofeo
Ai fatati Pelidi. Il sacro vate,
Placando quelle afflitte alme col canto, 290I Prenci Argivi eternerà per quante
Abbraccia terre il gran padre Oceáno.
E tu onore di pianti, Ettore, avrai
Ove fia santo e lagrimato il sangue
Per la patria versato, e finchè il Sole 295Risplenderà su le sciagure umane.