Con veci eterne a sensi altri destina.
Testimonianza a’ fasti eran le tombe,
Ed are a’ figli; e uscian quindi i responsi
De’ domestici Lari, e fu temuto 100Su la polve degli avi il giuramento:
Religïon che con diversi riti
Le virtù patrie e la pietà congiunta
Tradussero per lungo ordine d’anni.
Non sempre i sassi sepolcrali a’ templi 105Fean pavimento; nè agl’incensi avvolto
De' cadaveri il lezzo i supplicanti
Contaminò, nè le città fur meste
D'effigïati scheletri: le madri
Balzan ne’ sonni esterrefatte, e tendono 110Nude le braccia su l'amato capo
Del lor caro lattante onde nol desti
Il gemer lungo di persona morta
Chiedente la venal prece agli eredi
Dal santuario. Ma cipressi e cedri 115Di puri effluvj i zefiri impregnando
Perenne verde protendean su l'urne
Per memoria perenne, e prezïosi
Vasi accogliean le lagrime votive.
Rapían gli amici una favilla al Sole 120A illuminar la sotterranea notte
Perchè gli occhi dell’uom cercan morendo