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Degli Ori e dei Gioielli |
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prima della conquista macedonica, l’India fosse pressochè ignara dell’arte figurata, e che le rappresentazioni del Buddismo, giunte sino a noi, s’abbiano tal profumo di ellenismo, da non lasciarci punto in dubbio intorno alla loro vera origine. Queste idee sono avvalorate maggiormente dallo studio comparativo dei gioielli greci e di quelli indiani. Ed abbiamo avuto l’opportunità di fare questi confronti, visitando le collezioni esposte dal principe di Galles. Oltre a questi gioielli, di carattere prettamente greco, l’India ci offre altri tipi suoi proprii, forse più sontuosi, ma meno classici. Sono quelli, nei quali gli orafi indiani, applicano sull’oro smalti traslucidi di vivissimi colori, rabescati a bulino e sì vagamente condotti, da ricordare l’armonia dei colori, ed il carattere di disegno, tanto ammirati nei scialli di Caschemir. Essi sono anche adorni di perle, di rubini, di smeraldi, di zaffiri, e di certi diamanti piatti, denominati in commercio lustri d’India. Su questo sistema di lavoro gl’indiani producono cose di un lusso veramente asiatico: come sarebbe a dire collane, armille, else e foderi di grandi sciabole lunate, orecchini con lunghi fiocchi di perle, grandi amuleti con sopra