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nell’Esposizione di Parigi 25

all’impiego delle paste vitree, che caratterizza le primitive, si è oggi sostituito l’uso delle pietre dure. Ma il sistema dei fermagli dei plaids dei montanari scozzesi resta sempre quello classico a spillo girante. I disegni di foggia runica dei braccialetti, le fibule in forma di pugnaletti, quelle colle zampe di uccelli montanini, coi mosconi scintillanti di quarzi colorati e vivissimi, dànno a questa oreficeria una fisonomia tutta propria, e tale da renderla assai ricercata anche fuori di paese. È bene eseguita, e di tenue costo.

La seconda scuola, in tutto moderna, è quella conosciuta nel mondo elegante sotto il nome di Mortimer, da uno dei suoi primi fondatori. Appartengono a questa tutti quei gioielli sontuosissimi di oro massiccio, con gemme e senza, condotti con inappuntabile e geometrica precisione. Se difettano nel disegno, essi hanno invece un’appariscenza di lusso confortabile, che dà loro un fascino particolare. Entrano in questa categoria le catene da oriuolo, e le tenie molli, usate per collane ed armille, che a buon diritto acquistarono fama europea; nonchè quei nobili gioielli di brillanti, rubini, smeraldi, zaffiri, e perle, e gli anelli sontuosi e

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