|
nell’Esposizione di Parigi |
17 |
altro ramo di industria, che é di forte aiuto al grande commercio delle oreficerie false, ed al lavoro di doublé (placcato), di cui parlerò a suo tempo. Ho potuto osservare che fra tutte le imitazioni, quelle degli smeraldi sono tali da raggiungere proprio l’eccellenza; e che solo il saggio di durezza e del peso specifico può tradirle. In prova di ciò narro un fatto molto singolare.
Una dama, posta nel più alto grado della società francese, possedeva una guarnizione di smeraldi di grande valore. Essendosi cangiata la sua fortuna, diede ordine al tesoriere di vendere quegli smeraldi; ed un celebre mercante di Londra recossi a Parigi espressamente per farne acquisto. Gli fu presentata la guarnizione da due dei più rinomati gioiellieri di Parigi, i quali per conto della dama trattavano l’affare. Convenuto e pagato il prezzo, il mercante inglese ripassò la Manica col suo tesoro; e, benché egli conoscesse dal catalogo il peso di ciascuno smeraldo, pure, giunto a Londra, volle accertarsene meglio; e quindi, presi i ferri, si diede a scastonare una delle principali pietre. Ma osservandola attentamente, spogliata dei brillanti che l’attorniavano, s’avvide con sua ben grande sorpresa, che essa era falsa,