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gie del medefimo Imperadore, e dai lati di effa le Lettere RV. Trovafi quefto Medaglione delineato nel Tomo IV. delle Differtazioni dell' Accadem. di Cortona. Se le lettere RV folevan effere l' in- dizio di Ravenna non fi vede per qual motivo pol fa efferfi creduto ben fatto il porre un tal indizio anche in fimili Piombi, o Medaglioni. Ciò non oftante, per quello che appartiene ai due Piombi, è certo, che molti d' effi fogliono effere nell' Im- pronto fomigliantiffimi alle Monete, che in que' tempi coniavanfi, ciocchè in più d' un luogo dal medefimo Ficoroni fi è avvifato; Onde non fa- rebbe da maravigliarfi che le lettere RV indicanti nelle Monete la Città di Ravenna, fi trovino an cora ne' Piombi accennati. Certamente nel Piom- bo di Galla Placidia non può reggere la ſpicgazio- ne che alle lettere RV dal Seguino vien data, quantunque fia ftata approvata dall' incomparabile Spanemio de Uju & Praft. Numifm Diff. XI., cioè che effe lettere fignifichino Regina Vifigotbo rum. Oltre le ragioni, che contra il Seguino f adducono in tal propofito dal Ficoroni, un akra io ne poffo aggiungere tratta dal medefimo Piombo, nel cui diritto Placidia è intitolata P. F. Aug. cioè Pia Felix Augufta. Sicche era già Auguita Placidia allor quando s' improntò quefto Piombo. Ella non poteva dirfi in quel tempo Regina de Vifigoti; pofciacchè Placidia non era per anche Augufta allor quando fu maritata ad Ataulfo; c fu innalzata a tal dignità fol nell' anno 421. quan do morto già molto prima il medefimo Ataulfo, e lafciato perciò il Regno e le Terre, che fi te- nevano dai Viſigoti, era congiunta in matrimonio a Coftanzo. Quefto ci vien afficurato da Olim- piodoro negli Eltratti di Fozio nella Biblioteca. ftampa-