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43 trovano anche in alcuni Piombi, o Sigilli antichi, ne' quali converrà dire, che fignifichino Ravenna, fe non vogliamo effer coſtretti a dubitar grande- mente, che nè pur l' indichino nelle Monete. Dal Seguino nell' Appendice Select. Numifm.. pag. 330. fu pubblicata una Bolla di Piombo di Galla Placi- dia, nell' anterior parte della quale vedefi l' Etfi- gie di quella Imperadrice con la Leggenda D. N Galla Placidia P. F. Aug. e nel Rovelcio una Vit- toria, oppure un Angelo, con in mano una Croce (Tipo affatto fimile a quello che trovafi in molte Moncte di queft' Augufta) con le lettere RV dai lati. Si è poi que to medefimo Piombo ſtampato anche dal Ficoroni Piombi Antichi Tav. XI. n. 2. Ed è, fe non erro, quella medefima Bella, che fi accenna quefto divario, che in quelle le lettere fon le due pri- me, che formano il nome della Città ivi volute in- dicarfi, il che non avviene nelle Monete, che fup- poniamo di Ravenna. Mi fi rifponde, che gia in que' tempi ujavano di ufurpare le prime confonanti delle Sillabe per indicare una parola. Nella Dif fertazione de Num. Rav. fi fono intorno a cio por- tati alcuni efempi prefi dalle antiche Infcrizioni. A me piace di portarne qui alcuni altri prefi dall' an- tiche Monete. Medaglia di Salonino Valeriano Cefare nel Mufeo Tiepolo pag 272. ba nel diritto queft Epigrafe, o Leggenda SAL. VALERIANUS. CS. e nel rovescio PRINC. IVVENT. Chi non vede che le lettere CS. fignificano CAESAR ? Preffo il Banduri trovafi Moneta di Coftanzo Cloro non per anche alzato alla dignità d' Augufto. Nella dritta ba quefta leggenda CONSTANTIUS NB. Po egli dubitarfi che qui NB. fignifichi NoBiliffimus? L'ifteffo s'ba da dire della Leggenda, che trovafi in