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Affai più ficuramente può crederfi coniata in Ravenna l' altra Moneta nella Differtazione de Num. Rav. Tav. I. n. 6., la quale ha nel diritto l'Effigie di Roma con l' Epigrafe Invicta Roma, e nel Rovefcio il Monogramma RE., che chiara mente eſprime Ravenna, e fi può anche fondata mente penfare che la medefima non fia pofteriore ai tempi de' Re Goti, giacchè e l' Effigie di Ro ma, e molto più l' Epigrafe Invicta Roma nelle Monete loro è frequente, nè fimile Epigrafe fi ve de, che io fappia, in Monete di tempi pofteriori. intorno a che confultar fi poffono gl' Indici del Banduri, che rettamente a mio fenfo giudica ap partenere all' Imp. Giuftino Seniore quelle Monc te, che anno nel Rovefcio l' accennata Leggen da, col Monogramma efprimente, come è probabile, Teoderico, le quali dal Ducange non rettamente fi riferirono a Giuftino Giuniore. Si trova però tal C 3 leggen- te il fuo Monogramma, e cbe i fuffeguenti Re Goti, ommeffi tali Monogrammi, cominciaffero a fempre interamente diftendervi il loro Nome. Trovanfi pref fo il Banduri Tom. II. pag. 633. alcune Monete di Giuftiniano, le quali banno ne' rovefcj Monogrammi di tali lettere, che al medefimo Banduri fembra non altro poter esprimere fe non il Nome di Teodate. Duro dunque l'ufo di fimili Monogrammi nelle Mone te anche dopo Teoderico. Che che però fia di tutto quefto, il Monogramma di cui trattiamo pare alme- no che rinchiuda il Nome di qualche Re Goto, qua- lunque ei foffe, e che però tutt'altro fignifichi fuor che Denarius Ravennatis Urbis, o, Dominus nofter Imperator, che è la feconda fpiegazione del chiarif- fimo Muratori.