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32 Anaftafio, o Giuftino Seniore, è già ftato fcoper- to, e dichiarato dagli Eruditi, nè di questo Re rimane, che io fappia', a notizia de' Dotti Mone- ta in 33 del medefimo. Quefto è cio che a Procopio vien op pofto da Adriano Valefio Lib. VIII. Rerum Franci- car. Aggiungerei, the nella Formola di Caffiodoro, qua Moneta committitur Variar. Lib. VII. Cap. 33. dopo efferfi dai Re Goti, i quali fi finge cbe ivi parlino, generalmente inculcati de motivi di non adulterare la Moneta, e principalmente quello, che non fi debba peccare (mi jervo dell' ejtreffione di Caffiodoro nell' Effigie lor propria, si fuggiunge: Auri Flamma nulla injuria permixtionis albefcat, Argenti color gratia candoris arrideat, Eris 1u- bor &c. Per quello che riguarda quefto paffo di Caffiodoro, fe altra cosa non oftaffe all' afferzione di Procopio, potrebbeft forfe dire che quantunque in effos indicbi tbe anche Monete d'Oro coniavansi dai Goti con quelle parole Auri flamma &c. non fi di ce pero efpreffamente che in effe vi s' imprimefe l'Effigie di quei Re: che il motivo defunto da Caffiodoro dall' Effigie del Re tuttochè portato in generale,fi poffa re- fringere alle Monete d' Argento e Rame, o fia a quel le fole, nelle quali (fe foffe certa l'afferzione di Pro- copio) era ad effi lecito il mettere il loro volto. Cosi pure la Moneta di Teodato portata dal Baronio ba bensi impreffa l'Effigie di quefto Re, ma che effa foffe d' Oro non trovo che il Baronio lo dica; Dal citato luogo di Caffiodoro però chiaramente, torno a dire raccogliefi che dai Re Goti fi fono coniate Mo- nete d'Oro, quantunque di effe or fe ne trovino pocbe, onde nella Collezione del Banduri neffuna ne vien accennata. Una pero fe ne trova preffo il Baronio col nome del Re Atalarico nel rovefcio, e