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ancora ne' tempi al Gr. Costantino posteriori: onde nella Notizia dell'Impero Sez. 65. trovasi nominato Præfectus Classis Ravennatium cum Curis ejus de Civitate Ravennæ. Per servizio dunque o dell'Armata terreste, o della navale, o dell'una, e dell'altra, è cosa molto probabile, che in Ravenna fosse un pubblico Edifizio, nel quale si fabbricassero le Armi, e che a tal Edifizio la nostra Inscrizione appartenga. Di tale Fabbrica d'Armi i nostri Storici non anno, che io sappia, fatta alcuna menzione. Scrisse bensì il Rossi, che in Ravenna per uso dell'Armata navale fu un Armeria Præclarum Armamentarium, della quale però non adduce altra testimonianza, che quella molto equivoca d'un Inscrizione Ravennate (Gruter. 546. 9.), ove leggesi Julius Germanus Armorum Custos. Ma non dovunque fu Armeria o luogo ove le Armi già fatte si riponevano, e custodivano, ivi necessariamente avviene, che anche l'Armi si fabbricassero, o che la medesima Armeria servisse alla fabbrica stessa delle Armi. Quanto poi al silenzio della Notizia, e al non vedersi in essa nominata con le altre la Fabbrica d'Arme di Ravenna si può rispondere, che dai tempi del Gr. Costantino, ai quali la nostra Inscrizione appartiene, a quelli di Valentiniano III., o della Notizia possono essere seguite gran mutazioni. E' noto ancora agli Eruditi, che molte cose non si vedono ricordate nella mentovata Notizia, le quali certamente trovaronsi nell'Impero Romano nel tempo in cui fu essa scritta, o non molto prima, come anche più abbasso si vedrà, ove parlerassi della Zecca Ravenna. Non si fa menzione nella medesima della Fabbrica d'Armi di Costantinopoli. Eppure in quella Città par certamente che fosse una simile Fabbrica, almeno ne' tempi dell'Imperado-


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