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mai presso i Latina significata la Fabbrica delle Navi. Io dunque interpreto, che Fabrica in questo luogo indichi un'Edifizio pubblico, nel quale si fabbricassero l'Armi. Al lavoro di queste per servigio della Soldatesca erano certamente destinati Edifici pubblici. Lattanzio nell'aureo suo Libretto de Mortibus persecutorum Cap. 7. fra le Fabbriche, per costruire le quali Diocleziano spendeva moltissimo, ed esigeva dalle Province con sommo loro aggravio Operai, Carri, e simili cose, necessarie, com'egli dice, fabricandis operibus, nomina anche le Fabbriche dell'Armi: Hic Basilicæ (sono sue parole) hic Circus, hic Moneta, hic Armorum Fabrica, hic Uxori domus, hic Filiæ. L'Edifizio, che qui da Lattanzio chiamsi Armorum Fabricæ, soleva anche semplicemente nominarsi Fabrica; siccome coloro,
lo /i» qualAe ntolta confiinato cmedigitii^ mafgio^ re dfW Equeftte,tn4 ìm oltre molti ebe amminiftra* ’toamOiO ayevaito ammimflfate riguariemlì earitbe N nelf Imperio, non altro titolo fi veggon portare im que* tempi, cbe quello di Verfettiffìmi • Vnr dun^ que che un tal Titolo al Vrepofto della Fabbrica l/ìrmi allora non doveffe competere. Ma puh ri/pon-» derft ycbe fimil titolo ye parimente altri inferiori, cioè quelli della Ducena, della Centena, e dell’Egregiato dagL’Imper adori con Diploma [pedale fpeffb fi eonferivan0 a coloro, cbe per ragione del grado j o effizjo loro non avrebbero potuto ufiirparfjlt^ come moftrano le leggi dello ftejjo Gr, Conftantène, in 4mendue i Codici Tii^ de PerfeAiffim. dignitT e pei Tit* de Cobortak Leg* t$èl Cod- Teodofiano co» éltre citate da Jac* Gotofredo. U nofiro SU Uno per* tanto fa/TA >l4>o PerfeuiiCmo fottània di, titohft per D/phma /pedale* i