porta questo luogo tradotto in tal modo: Unde Gladiatoribus educandis, ac exercitatione erudiendis ηunc idoneum Magistri locum designaverunt. L’errore è in quella parola Magistri usurpata qui anche nella Versione latina di Strabone, che uscì in Venezia l’anno 1480 e fu poi ristampata altre volte, la quale si è dal Rossi incautamente seguita. Desiderio Spreti Lib I. pag. 2. porta pur esso in idioma latino l’accennato luogo, terminando con le parole hunc idoneum Lanistae locum designaverunt. Se noi seguitassimo queste versioni, non sapremmo di chi fosse-
che non volendo le Fiere, alle quali que’ Santi erano stati condannati, incrudelire contro di essi nell’Anfiteatro, o altro recinto, comandò l’acciecato Presidente Μαχαιροφόρους τῶν λουδαρίων εἰσελθῶν καὶ ἀποσφάττων αὐτούς Gladiatores introduci, ut Sanctos Dei Martyres gladio interficerent, così ha l’antica versione presso il Ruinart. Questi alla parola λουδαρίων nota brevemente: Δουλαρίων ut supra. Se mai volesse Egli con ciò indicare, che λουδαρίων sia scorrezione, a mio giudizio s’ingannerebbe; e più tosto nel luogo da lui accennato della pag. 391., ove parlasi d’Uomini uccisi nel medesimo Anfiteatro ὑπὸ τῶν δουλαρίων s’ha da emendare λουδαρίων. L’antica versione suddetta non corrisponde esattamente in quel luogo della pag 391. al testo greco. Si vede ciò non ostante menzione in essa anche ivi de’ Gladiatori. Questi Gladiatori, o simili Persone si dissero a mio credere anche Ludarii dai Ludi, dentro de’ quali s’esercitavano, come Arenarii chiamaronsi per combattere nell’Arena, o Anfiteatro, e come Gyneciarii si dissero que’, che lavoravano ne’ Ginecei, o Ginecj, Linyphatii, que’ s’impiegavano dentro i Linifj, o Linificj, e simili.