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Lib. I. Cap. 14. Famiano Nardino Rom. Antic. Lib. III. Cap. 7. ed altri; e Giusto Lipsio più distintamente avvertì che simili Ludi Gladiatorj dai Romani si avevano non solo dentro di Roma, ma anche in altre Città, portandone per esempio i Ludi Giadiatorj, che Giulio Cesare ebbe fuori di quella Metropoli. Alle di Lui osservazioni, e a quelle degli Autori mentovati sia lecito aggiugnere, che anche in Chizico sarà stato un Ludo Gladiatorio di Marc’Antonio, venendoci da Dione Lib 51. nominati i Gladiatori del medesimo ἐν Κυζίκῳ πρὸς το υς ἐπινικίους ἀγῶνας οὕς ἐπὶ τῷ καίσαρι ἄξειν ἤλπιζον ἀσκούμενοι Qui in Urbe Cyzico ad Ludos triumphales, quos se ob devictum Cesarem (cioè Ottaviano) acturos sperabant, exercebantur. De’ medesimi Gladiatori di Marc’Antonio in Chizico fa pur fede Appiano Alessandrino Lib. V. Civil. pag. 391. ove parlando de’ tempi addietro, ne’ quali Marc’Antonio non era per anche in guerra oon Ottaviano, fa menzione non solo delle truppe di esso dentro a Chizico, ma ancora τῶν ἐκεῖ τρεφομένων αὐτῷ μονομάχων Gladiatorum, qui illic ei alebantur.

Passata sotto la podestà degl’Imperadori la Romana Repubblica non dee dubitarsi che in vari luoghi, e regioni della medesima non si mantenessero i Ludi già prima eretti, e che non se ne fabbricassero anche de’ nuovi, non solo da’ Presidi, e da’ Proconsoli delle Provincie, che gladiatorj spettacoli solevan dare, (il che poscia fu loro vietato) ma anche dagl’Imperadori medesimi, che ebber sempre un si gran numero di Gladiatori, come può vedersi presso Lipsio Saturn. Lib. I. Cap. XI. Di Capua (nella qual Città sappiamo essere stato un Ludo gladiatorio di Giulio Cesare) nota Sparziano in Didio Juliano, che questo Didio Giuliano sponte sua pt|Gladiato-


sue