questa cosa gran caso delle tegole di quell'edifizio, nelle quali leggevasi il nome dell'Arcivescovo suddetto, & illius nomen (soggiunge alle parole sopra recitate) etiam in tegulis exaratum invenimus ita : MAXIMIANUS EPISCOPUS RAVENNE, QUOD EGO VIDI ET LEGI. Oltre a ciò può anche darsi, che da qualcuno de' più vecchi, sulla relazione de' quali tant'altre volte egli si fonda, avesse Agnello inteso a dire, che a' tempi dell'Arcivescovo Massimiano fu fabbricato quel Numero. Ma essi pure, tuttochè in cosa non tanto antica, poterono nella rozzezza di que' tempi essere indotti in tale persuasione dalle tegole suddette. Se l'origine di questa persuasione non ebbe altro fondamento, fuorchè questo delle tegole, dubito grandemente, se siamo sforzati a credere, che prima del Secolo VIII. si facesse il suddetto Edifizio. Il nome dell'Arcivescovo Massimiano in esse tegole soltanto indica, che le medesime furono formate ne' Poderi, e nelle figuline di quell' Arcivescovo, o pur anche nelle Figuline d'altra persona da lui dipendente, e ne' tempi della sua fede. Imperocchè il leggersi in nominativo Maximianus &c. può attribuirsi ad Agnello, che abbia spiegato le parole forse non intere, ma al solito abbreviate delle tegole, e che però potevano anche spiegarsi in ablativo: Maximiano Episcopo Ravennæ. Si veggono tuttavia ne' Musei dell'erudite persone antichi Mattoni, e tegole, co' nomi di coloro, nelle figuline, o ne tempi de' quali esse furono formate. Anche ne' Tesori delle Inscrizioni raccolti, e stampati da dotti Uomini fono registrate tante leggende di sì fatte antiche tegole, e mattoni, e il Muratori nov. Thefav. pag. 503. fra le altre ne porta varie di mattoni, e tegole dissotterrate in Ravenna. Pote-