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XVI

pere stampate frequentemente ne ho citate le pagine, senza aggiungere di qual'edizione io intendessi. Io intendeva di quella, che aveva alle mani, da me non accennata espressamente, non so se per inavvertenza, o pure per non rendere troppo lunghe le citazioni. A me certamente non era ignoto, che altre Edizioni si ritrovassero, oltre a quelle, di cui allora io mi serviva. Ma siccome fra gli altri Scrittori niuno forse è da me più spesso citato di Agnello, debbo avvertire, che il numero delle pagine del suo Pontificale, da me indicato, corrisponde all'edizione del Bacchini, la quale corre più comunemente per le mani, che non fa l'altra, che è nella gran Raccolta degli Scrittori Rerum Italicarum. I passi de' Monumenti, che reco, contengon spero gravi errori di Latinità, e non minori di Ortografia. Io gli ho portati tali, quali essi trovansi o ne' Libri, o nelle Pergamene, o ne' Papiri, ove sono scritti, o ne' marmi, ove sono, o erano incisi; e non ho creduto mio obbligo l'andare accennando ogni volta si fatti errori. Nel portare, che fo benespesso passi non interi di Autori (giacchè ciò ballava all'intento mio) non sempre vi ho aggiunto in fine l'etc. o simil cosa, ad accennare, che il senso non è ivi completo. In ciò ho l'esempio di molti grand'Uomini, che tale minuta diligenza hanno trascurata. In questa mia Operetta poi non ha il Lettore da cercare ornamenti, o accuratezza di dicitura, e di lingua. Io l'avrei assai più volentieri, e forse anche più felicemente, scritta in idioma latino. Per consiglio d'Amici la stesi in lingua Italiana, cioè in una lingua, alla quale (quantunque io ben ne conosca il merito singolare, e la necessità, che vi sarebbe di ben apprenderla) non ho avuta opportunità di seriamente applicarmi. Io però di questa mia fatica resterei assai contento, se per le notizie, che in essa contengonsi, potesse dal cortese Lettore essere giudicata non affatto spregevole, al che unicamente ha mirato la mia diligenza.


Poichè ai due Libri di quest'Operetta ho aggiunta in questi giorni un' Appendice di altre notizie, e di osservazioni spettanti a parecchie cose, che ne' due Libri sono scritte, è supplicato il Lettor gentile di non trascurarla. Essa comincia a pag. 277.


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