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IX

tar meco, e con cui anche avete, dove io cercato l'abbia, contribuito a' miei studj, ha fatto sì, che Voi appunto fra gli altri di vostra Casa io abbia scelto, cui nominatamente indirizzare questa mia fatica. Nè Voi certamente siete in oggi d'ornamento minore a questa Città per mezzo delle vere, e sode virtù, che possedete, e delle laudabilissime opere vostre, di quello, che stato lo sia qualunque de' vostri Maggiori ne' tempi andati: sicchè quand'anche vimancassero quegli splendori, che in voi dai meriti d'essi diffondonsi, fareste ciò non ostante per queste vostre proprie, e non imprestate ricchezze, d' ogni onore degnissimo. Ma qui conviene, che molto riguardo io abbia alla singolare modestia voftra, la quale come rende Voi sommamente affabile con qualunque genere di persone, e tiene lungi da Voi ogni ombra di superiorità, e disprezzo, così è grandemente schiva di sentir cose, che appartengano a vostra lode. Tali softre virtù però sono così conte, che non anno bisogno d'essere rammemorate; e ognuno anche sa, che le medesime v' anno


procar-