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VI

valiere, e di Consigliere anche l'Imperadore Massimiliano I. poi l' adornasse. Si risvegliava pure in me la memoria di un Tuzio, il quale nel seguente Secolo XVI. chiaro e celebre, e per sublime letteratura, (onde a Lui tanto dee la difesa di Dante del Mazzoni) e per la destrezza, e prudenza negli affari, e nell'amministrazione di cariche, quanto onorevoli, altrettanto scabrose, meritò non solo di essere nell'anno 1565. ascritto all'Ordine pochi anni prima istituito de' Cavalieri di Santo Stefano, ma di venir inoltre nell'anno 1577. dichiarato con somma sua gloria del medesimo Ordine Procurator generale. Molti altri in fine alla mia mente affacciavansi, che si in esso Secolo, che nel seguente, e nel presente ancora anno coronata di gloria la vostra Casa egualmente e la Patria, chi colla profonda cognizione delle scienze, chi col valore nelle armi, chi col maneggio di gravi affari in benefizio del pubblico, chi coll'amministrazione d'insigni cariche sì civili, che ecclesiastiche, chi con opere di singolare pietà, e al Divino culto spettanti,


i qua-