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In quanto alla Basilicata, minutamente avvertiva la lettera del 22 di Maggio, diretta all’Albini, quali fossero le istruzioni inviate da Napoli ed il punto preciso a cui i lavori erano pervenuti. Non potendosi riprodurla integralmente, sarà riassunta.

Oltre alle varie avvertenze sulla politica in generale, che il Comitato esponeva per mostrare la grande opportunità di un vicino movimento, oltre alle consuete raccomandazioni di segreto e di fermezza nell’operare, più da vicino il Fanelli si faceva a indicare all’Albini le norme, le istruzioni e quanto chiedeva da lui.

Formulerò per sommi capi tutto il contenuto delle medesime. 1º aspettava il Comitato a Napoli due messi inviati da Albini, uno che dovesse guidare i Capi militari ed un altro che rimanesse a sua disposizione. 2º Se i messi per accompagnare i Capi non potessero venire fino a Napoli si fermerebbero a Salerno ed avvisato il Comitato del loro esatto arrivo questo provvederebbe ai segni di riconoscimento con i Capi. 3º Se prima di inviarsi i Capi si sentisse altrove scoppiare l’insurrezione, che s’insorgesse e si dirigessero sul punto del movimento. Spezzate le fila governative, padroni di armi, danaro e munizioni, si compromettesse il maggior numero di paesi possibile. 4º Il motto da presentare ai Capi direttori dell’isurrezione per farsi riconoscere essere l’Italia per gl’Italiani e gl’Italiani per essa. 5º Che si spedissero dei passaporti per i Capi militari, dei quali si inviavano i contrassegni. 6º Che se si sentisse scoppiare l’insurrezione, senz’altro avviso si cercasse di far massa marciando sopra Auletta, dove troverebbero i Capi militari. Se il Vallo fosse insorto bisognerebbe dirigersi colà, perchè quivi sarebbero i Capi militari1.

L’Albini rispondeva ai 29 Maggio con una lunga lettera sullo stato di orgasmo nel quale lo metteva la partecipazione del Comitato, e vedendo ei pure le istesse difficoltà, che il Fanelli aveva prevedute, si esprimeva così:

«Nel senso del vostro piano non so dirvi che cosa avverrà per l’iniziativa che dite altrove. Il certo è che tutto va in dissenso delle vostre condizioni, delle vostre promesse. Inoltre il vostro piano è falso e sfiduciante. Si muove una provincia ex abrupto. Vecchi avvisi indeterminati alle altre provincie, ignoto il punto iniziatore, il

  1. Lettera del 22 di Maggio. Fanelli ad Albini.