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sul passato — Contatto col pensiero europeo : resistenza del Vico — Sua avversione a Cartesio e alla leggerezza della scienza moderna — Rivoluzionario, che si crede retrivo — Efficacia su lui di Bacone e di Grozio — Sua critica del principio cartesiano — La storicitá contro l’intellettualismo cartesiano — La coscienza del genere umano: la Scienza nuova — Lo sviluppo dell’umanitá da senso a mente : i corsi e i ricorsi : la storia ideale eterna — La nuova metafisica — La dimostrazione a posteriori del nuovo concetto : l’erudizione vichiana — Critica e rinnovamento della storiografia: studio delle lingue, dei miti, della poesia, del costume — Assorbimento della veritá cartesiana — La Scienza nuova come la Divina commedia della scienza : sintesi del passato, che apre l’avvenire — Il Vico contro l’antico e il moderno: il suo punto di vista superiore: la sua conciliazione —• Contrasto con le tendenze battagliere e distruttive dei suoi tempi — Limiti del Vico: non concepisce il progresso, non bene intende il medio evo e l’etá moderna : sua timiditá religiosa — Effetti formidabili che escono piú tardi dalle sue speculazioni — Inefficacia e oscuritá del Vico ai suoi tempi.

vi. — Il secolo decimottavo trae le conseguenze dalle premesse ideali del secolo precedente — Veste popolare della scienza : la riforma della societá secondo ragione : preparazione della rivoluzione — Lotta contro la vecchia societá : la borghesia contro le classi privilegiate : carattere cosmopolitico della lotta — Caso particolare di essa: la lotta giurisdizionale: borghesia e monarchia contro la curia romana — I giurisdizionalisti napoletani — Pietro Giannone, e la Storia civile del regno di Napoli — La polemica nella storia — Il Giannone e il Vico — Passaggio dalla Storia civile alla piú radicale negazione del Triregno — Liberalismo cortigiano — Sviluppo da questo del moto riformistico e rivoluzionario — Filosofi, filantropi, spiriti forti — La propaganda, l’apostolato, la nuova fede — La nuova scienza si trasmuta in letteratura.

XX. — La nuova letteratura.p. 321

1. — L’ultimo poeta della vecchia letteratura : Pietro Metastasio — Educazione letteraria classicistica datagli dal Gravina — Ma esso ritrova se stesso, mettendosi nella linea di svolgimento dell’Aminta e dell’ Adone e dell’ idillismo arcadico : le canzonette del Rolli — Primi versi del Metastasio — Suoi primi tentativi teatrali: l’Angelica — Il melodramma: lo Zeno — Intenzioni tragico-graviniane del Metastasio : nel fatto, dramma tra musicale e poetico — Popolaritá del Metastasio — Esame della Didone abbandonata — Poesia del Metastasio idillica, elegiaca e comica, come la vita italiana — L’eroismo da scena e la comicitá — Poesia della vita superficiale : sua genialitá — Chiarezza dell’arte metastasiana — Dissoluzione della vecchia societá e della vecchia poesia italiane.

n. — Formazione della nuova societá — Decadenza del letterato, sostituito dal «bello ingegno» 0 «bello spirito» : «cose e non parole» — Rigenerazione della critica ed efficacia degli esempi francesi e inglesi: Baretti, Algarotti, Bettinelli, Cesarotti, Beccaria, Verri — Forme spigliate e correnti; giornalismo — Eccessi nell’ammodernamento dei giudizi e della forma letteraria; la via di mezzo : Gaspare Gozzi — Dispute sulla lingua : il Cesarotti, il Napione, il Cesari — Beccaria e il saggio sullo Stile — Impressione che produsse l’Ossia»: letteratura francese e inglese in Italia : Mercier, Rousseau, Young, ecc. — Imitazioni: romanzi e drammi: il Chiari — Da questo movimento esce il Goldoni; e, come reazione contro la modernitá, Carlo Gozzi: la commedia borghese e la commedia popolana.