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puntualmente con l’edizione Cortese e con l’edizione Gallo, coliazionata sull’autografo custodito dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, essa si è inoltre largamente giovata dei numerosi raffronti con le ricordate stampe Morano.

Ringrazio Alda Croce, che ha ragionato con me, e confortato del suo acume e del suo per altro indispensabile consenso, tutte le mie proposte di emendamenti dell’edizione paterna, nonché i criteri fondamentali che hanno presieduto alla presente edizione. Ringrazio anche il personale della Biblioteca Nazionale di Napoli, e particolarmente il dott. Francesco Calcagno e il dott. Massimo Fittipaldi, il quale ultimo, dopo tenaci ricerche presso le maggiori biblioteche d’Italia, è riuscito a procurarmi visione della quasi irreperibile edizione Morano del 1873 1 ; e infine mia moglie, che anche questa volta, ritrovando la lena e la pazienza da gran tempo esercitata in simili fatiche editoriali, ha condotto con me la multipla collazione dell’intero lungo testo desanctisiano.

Napoli, novembre i960.

A. P.

1 Di tale edizione — che è da considerarsi rarissima, non essendomi riuscito di rintracciarla, oltre che nelle maggiori biblioteche italiane, in nessuna delle biblioteche pubbliche, né in alcune private di Napoli — soltanto la Biblioteca Nazionale di Torino, stando ai risultati delle ricerche gentilmente compiute per me dalla Nazionale di Napoli, ne possiede un esemplare, mutilo, per giunta, soprattutto nel secondo volume. Un altro esemplare, proveniente dal mercato antiquario, è stato recentemente assicurato alla raccolta desanctisiana della Biblioteca Croce, che ne era a sua volta priva finora.