Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. II, 1962 – BEIC 1808914.djvu/441

giugno 1870, le pagine sul Boccaccio e le sue opere minori ; nell’agosto, quelle sul Decamerone ; nel novembre, sull ’Aretino - , nel febbraio 1871, sulla Gerusalemme ; nell’aprile, suWOrlando furioso ; nell’agosto, sul Metastasio. Sono riproduzioni integrali delle pagine relative della Storia, salvo per quelle concernenti il Metastasio, nelle quali si leggono nell’Antologia parecchi brani, che non sono nel libro b Dei tre saggi, sul Foscolo (giugno 1871), sul Parini (ottobre) e sul Mondo epico-lirico del Manzoni (febbraio 1872), solo alcuni tratti, particolarmente di quest’ultimo, sono adoperati nella Storia.

Per questa nuova edizione ho posto a confronto tutte e tre le edizioni ora descritte (ricorrendo, per qualche punto dubbio, anche agli articoli della Nuova Antologia ); e mi è stato possibile in tal modo correggere non pochi errori di stampa, e dare un testo, che credo perfettamente rispondente all’ intenzione del De Sanctis. Superfluo mi è parso, avendo innanzi le stampe curate dall’autore, di ricorrere al manoscritto autografo, che servi per la tipografia e che si serba ora nel Museo nazionale di San Martino in Napoli *. La punteggiatura del De Sanctis è stata di solito rispettata, ritoccandola solo dove il ritocco era un evidente miglioramento. E non parlerá dei mutamenti di disposizione meramente tipografica (capitoli a capo di pagina dispari, brani citati messi in corpo piú piccolo, e simili), che sono conformi alle generali norme tipografiche della nostra raccolta degli Scrittori d’Italia.

La fatica maggiore nella revisione del testo è stata spesa nel riscontro di tutti i brani di autori citati dal De Sanctis, dei quali la Storia non indica mai né pagine né edizioni. Per questo lavoro sono stato coadiuvato dall’amico Fausto Nicolini, che se n’ è addossato la maggior parte, conducendolo in conformitá del criterio da me adottato giá nella ristampa che feci nel 1907 presso il Morano del Saggio sul Petrarca : cioè di richiamare le edizioni che il De Sanctis ebbe o potè avere tra mano, e di giovarsi soltanto in casi particolari di edizioni posteriori. Onde, per chiarire la cosa con qualche esempio, pei poeti del primo secolo ci siamo valsi, non delle edizioni critiche degú ultimi anni, ma del Manuale del Nannucci e della raccolta del Trucchi; per Dante, dell’edizione Fraticelli; per Dino Compagni, del 1 Li ho riprodotti in Critica, X (1912), 147-151.

  • Successivamente esso è stato trasferito alla Biblioteca Nazionale di Napoli,

ove si conserva con la segn. XVI. A. 70. ( N.d.r.).