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umore sarcastico. Polinnio sa a mente tutto quello che è stato scritto intorno alla materia, e tutto solo, «ita, inquam, solus ut minime omnium solus», come fosse in cattedra ti sciorina sulla materia una lezione, anzi, come dice lui, una «nervosa orazione» :

La materia... di peripatetici dal principe,... non mmus che dal Platon divino e altri, or «caos», or «hyle», or «stiva», or «massa», or «potenzia», or «aptitudine», or «privationi adrnixtum», or «peccati causa», or «ad maleficium ordinata», or «per se non ens», or «per se non scibile» or «per analogiam ad formam cognoscibile», or «tabula rasa», or «indepictum», or «subiectum», or «substratum», or «substerniculum», or «campus», or «infinitum», or «indcterminatum», or «prope nihil», or «neque quid, neque quale, ncque quantum», tandem ...«femina» vien detta: tandem, inquam, ut una complectantur omnia vocula..., «foernina» dicitur.

Ebbene, questa materia che Polinnio per disprezzo chiama «femmina», la «causa del peccato», la «tavola rasa», il a prope nihil», il a neque quid, neque quale, neque quantum», è proclamata da Bruno immortale e infinita. Passano le forme : la materia resta immutabile nella sua sostanza :

Nella natura, variandosi in infinito e succedendo l’una a l’altra le forme, è sempre una materia medesma... Quello che era seme si fa erba, e da quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa pane, da pane chilo, da chilo sangue, da questo seme, da questo embrione, da questo uomo, da questo cadavero, da questo terra, da questa pietra... Bisogna dunque che sia una medesima cosa, che da sé non è pietra, non terra, non cadavero, non uomo, non embrione, non sangue:... ma che, dopo che era sangue, si fa embrione, ricevendo l’essere embrione; dopo che era embrione, riceve l’essere uomo, facendosi uomo.

E, poiché tutte le forme passano ed ella resta, Democrito e gli epicurei «quel che non è corpo dicono esser nulla : per conseguenza vogliono la materia sola essere la sustanza de le cose, e anco quella essere la natura divina», le forme non essendo «altro che certe accidentali disposizioni de la materia»,