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da Dio, perché questo obbietto ha troppa forza nella mente delli sciocchi». Ama la gloria e desidera di fare «cose grandi ed eccelse», ma a patto che non sia «con suo danno o incommoditá». Ama la patria, e, se perisce, gliene duole, non per lei, perché «cosi ha a essere», ma per sé, «nato in tempi di tanta infelicitá». È zelante del ben pubblico, ma «non s’ingolfa tanto nello Stato» da mettere in quello tutta la sua fortuna. Vuole la libertá, ma, quando la sia perduta, non è bene fare mutazioni, perché «mutano i visi delle persone, non le cose, e non puoi fare fondamento sul populo», e, quando la vada male, ti tocca «la vita spregiata del fuoruscita». Miglior consiglio è portarsi in modo che quelli che «governano non ti abbiano in sospetto e neppure ti pongano fra’ malcontenti». Quelli che altrimenti fanno sono uomini «leggieri». Molti, è vero, gridano «libertá», ma «in quasi tutti prepondera il rispetto dell’ interesse suo». Essendo il mondo fatto cosi, hai a pigliare il mondo com’ è, e condurti di guisa che non te ne venga danno, anzi la maggiore comoditá possibile. Cosi fanno gli uomini «savi».

La corruttela italiana era appunto in questo : che la coscienza era vuota e mancava ogni degno scopo alla vita. Machiavelli ti addita in fondo al cammino della vita terrestre la patria, la nazione, la libertá. Non ci è piú il cielo per lui, ma ci è ancora la terra. Il Guicciardini ammette anche lui questi fini, come cose belle e buone e desiderabili; ma fi ammette sub conditione, a patto che sieno conciliabili col tuo «particulare», come dice, cioè col tuo interesse personale. Non crede alla virtú, alla generositá, al patriottismo, al sacrificio, al disinteresse. Ne’ piú prepondera l’interesse proprio, e mette sé francamente tra questi piú, che sono i «savi» : gli altri li chiama «pazzi», come furono i fiorentini, che «vollero contro ogni ragione opporsi», quando «i savi di Firenze avrebbono ceduto alla tempesta», e intende dell’assedio di Firenze, illustrato dall’eroica resistenza di quei pazzi, tra’ quali erano Michelangelo e Ferruccio. Machiavelli combatte la corruttela italiana e non dispera del suo paese. Ha le illusioni di un nobile cuore. Appartiene a quella generazione di patrioti fiorentini, che in tanta rovina cercavano i rimedi, e non