Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. II, 1962 – BEIC 1808914.djvu/108

La serietá della vita terrestre col suo istrumento, il lavoro; col suo obbiettivo, la patria; col suo principio, l’eguaglianza e la libertá; col suo vincolo morale, la nazione; col suo fattore, lo spirito o il pensiero umano, immutabile ed immortale; col suo organismo, lo Stato, autonomo e indipendente; con la disciplina delle forze; con l’equilibrio degl’interessi: ecco ciò che vi è di assoluto e di permanente nel mondo del Machiavelli, a cui è di corona la gloria, cioè l’approvazione del genere umano, ed è di base la virtú o il carattere: «agere et pati fortia».

Il fondamento scientifico di questo mondo è la cosa effettuale, come te la porge l’esperienza e l’osservazione. L’immaginazione, il sentimento, l’astrazione sono cosi perniciosi nella scienza come nella vita. Muore la scolastica: nasce la scienza.

Questo è il vero machiavellismo, vivo, anzi giovane ancora. È il programma del mondo moderno, sviluppato, corretto, ampliato, piú o meno realizzato. E sono grandi le nazioni che piú vi si avvicinano. Siamo dunque alteri del nostro Machiavelli, Gloria a lui quando crolla alcuna parte dell’antico edificio, e gloria a lui quando si fabbrica alcuna parte del nuovo! In questo momento che scrivo, le campane suonano a distesa e annunziano l’entrata degl’ italiani a Roma. Il potere temporale crolla, e si grida il «viva» all’unitá d’Italia. Sia gloria al Machiavelli !

Scrittore non solo profondo, ma simpatico. Perché nelle sue transazioni politiche discerni sempre le sue vere inclinazioni. Antipapale, antimperiale, antifeudale, civile, moderno e democratico. E quando, stretto dal suo scopo, propone certi mezzi, non di rado s’interrompe, protesta, ha quasi aria di chiederti scusa e di dirti:—Guarda che siamo in tempi corrotti; e se i mezzi son questi e il mondo è fatto cosi, la colpa non è mia. —

Ciò che è morto del Machiavelli non è il sistema, è la sua esagerazione. La sua «patria» mi rassomiglia troppo l’antica divinitá, e assorbe in sé religione, moralitá, individualitá. Il suo «Stato» non è contento di essere autonomo esso, ma toglie l’autonomia a tutto il rimanente. Ci sono i dritti dello Stato: mancano i dritti dell’uomo. La «ragione di Stato» ebbe le