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XV. MACHIAVELLI

IOI

dimenticato quello che vi è di assoluto e di permanente. Cosi è nato un Machiavelli di convenzione, veduto da un lato solo e dal meno interessante. È tempo di rintegrare l’immagine.

Ci è nel Machiavelli una logica formale ec’è un contenuto.

La sua logica ha per base la serietá dello scopo, ciò ch’egli chiama «virtú». Proporti uno scopo quando non puoi o non vuoi conseguirlo, è da femmina. «Essere uomo» significa «marciare allo scopo». Ma nella loro marcia gli uomini errano spesso, perché hanno l’intelletto e la volontá intorbidata da fantasmi e da sentimenti, e giudicano secondo le apparenze. Sono spiriti fiacchi e deboli quelli che stimano le cose come le paiono e non come le sono, a quel modo che fa la plebe. Cacciar via dunque tutte le vane apparenze e andare allo scopo con luciditá di mente e fermezza di volontá, questo è essere un uomo, aver la stoffa d’uomo. Quest’uomo può essere un tiranno o un cittadino, un uomo buono o un tristo. Ciò è fuori dell’argomento, è un altro aspetto dell’uomo. Ciò a che guarda Machiavelli è di vedere se è un uomo; ciò a che mira è rifare le radici alla pianta «uomo» in declinazione. In questa sua logica la virtú è il carattere o la tempra, e il vizio è 1’ incoerenza, la paura, l’oscillazione.

Si comprende che in questa generalitá ci è lezioni per tutti, po’ buoni e pe’ birbanti, e che lo stesso libro sembra agli uni il codice de’ tiranni e agli altri il codice degli uomini liberi. Ciò che vi s’impara è di essere un uomo, come base di tutto il resto. Vi s’impara che la storia, come la natura, non è regolata dal caso, ma da forze intelligenti e calcolabili, fondate sulla concordanza dello scopo e de’ mezzi; e che l’uomo, come essere collettivo o individuo, non è degno di questo nome se non sia anch’esso una forza intelligente, coerenza di scopo e di mezzi. Da questa base esce l’etá virile del mondo, sottratta possibilmente all’ influsso dell’ immaginazione e delle passioni, con uno scopo chiaro e serio e con mezzi precisi.

Questo è il concetto fondamentale, l’obbiettivo del Machiavelli. Ma non è principio astratto e ozioso: ci è un contenuto, che abbiamo giá delineato ne’ tratti essenziali.