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82 storia della letteratura italiana


s’ingrandisce col cervello. Piú uno sa e piú osa. Quando la tempra è fiacca, di’ pure che l’intelletto è oscuro. L’uomo allora non sa quello che vuole, tirato in qua e in la dalla sua immaginazione e dalle sue passioni, com’ è proprio del volgo.

Un’applicazione di questa implacabile logica è il Principe. Machiavelli biasima i principi che per fraude o per forza tolgono la libertá a’ popoli. Ma, avuto lo Stato, indica loro con quali mezzi debbano mantenerlo. Lo scopo non è qui la difesa della patria, ma la conservazione del principe : se non che il principe provvede a se stesso, provvedendo allo Stato. L’interesse pubblico è il suo interesse. Liberta non può dare, ma può dare buone leggi che assicurino l’onore, la vita, la sostanza de’ cittadini. Dee mirare a procacciarsi il favore e la grazia del popolo, tenendo in freno i gentiluomini e gli uomini turbolenti. Governi i sudditi, non ammazzandoli, ma studiandoli e comprendendoli: «non ingannato da loro, ma ingannando loro». Come stanno alle apparenze, il principe dee darsi tutte le buone apparenze, e, non volendo essere, parere almeno religioso, buono, clemente, protettore delle arti e degl’ ingegni. Né tema d’essere scoperto; perché gli uomini sono naturalmente semplici e creduli. Ciò che in loro ha piú efficacia è la paura: perciò il principe miri a farsi temere piú che amare. Soprattutto eviti di rendersi odioso o spregevole.

Chi legge il trattato De regimine principum di Egidio Colonna, vi troverá un magnifico mondo etico, senza alcun riscontro con la vita reale. Chi legge questo Principe del Machiavelli, vi troverá un crudele mondo logico, fondato sullo studio dell’uomo e della vita. L’uomo vi è, come natura, sottoposto nella sua azione a leggi immutabili, non secondo criteri morali, ma secondo criteri logici. Ciò che gli si dee domandare non è se quello che egli fa sia buono o bello, ma se sia ragionevole o logico, se ci sia coerenza tra’ mezzi e lo scopo. Il mondo non è governato dalla forza come forza, ma dalla forza come intelligenza. L’Italia non ti potea dare piú un mondo divino ed etico: ti dá un mondo logico. Ciò che era in lei ancora intatto era l’intelletto; e il Machiavelli ti dá il mondo dell’ intelletto, purgato dalle passioni e dalle immaginazioni.