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466 | storia della letteratura italiana |
Sua critica del principio cartesiano — La storicitá contro l’intellettualismo cartesiano — La coscienza del genere umano: la Scienza nuova — Lo sviluppo dell’umanitá da senso a mente: i corsi e i ricorsi: la storia ideale eterna — La nuova metafisica — La dimostrazione a posteriori del nuovo concetto: l’erudizione vichiana — Critica e rinnovamento della storiografia: studio delle lingue, dei miti, della poesia, del costume — Assorbimento della veritá cartesiana — La Scienza nuova come la Divina commedia della scienza: sintesi del passato, che apre l’avvenire — Il Vico contro l’antico e il moderno: il suo punto di vista superiore: la sua conciliazione — Contrasto con le tendenze battagliere e distruttive dei suoi tempi — Limiti del Vico: non concepisce il progresso, non bene intende il medio evo e l’etá moderna: sua timiditá religiosa — Effetti formidabili che escono piú tardi dalle sue speculazioni — Inefficacia e oscuritá del Vico ai suoi tempi.
VI. — Il secolo decimottavo trae le conseguenze dalle premesse ideali del secolo precedente — Veste popolare della scienza: la riforma della societá secondo ragione: preparazione della rivoluzione — Lotta contro la vecchia societá: la borghesia contro le classi privilegiate: carattere cosmopolitico della lotta — Caso particolare di essa: la lotta giurisdizionale: borghesia e monarchia contro la curia romana — I giurisdizionalisti napoletani — Pietro Giannone, e la Storia civile del regno di Napoli — La polemica nella storia — Il Giannone e il Vico — Passaggio dalla Storia civile alla piú radicale negazione del Triregno — Liberalismo cortigiano — Sviluppo da questo del moto riformistico e rivoluzionario — Filosofi, filantropi, spiriti forti — La propaganda, l’apostolato, la nuova fede — La nuova scienza si trasmuta in letteratura.