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scarno, è cosí, perché l’autore aveva l’anno prima pubblicato sul Petrarca uno speciale volume; e che poche pagine sono date al Guicciardini, perché giá prima, nell’ottobre del i869, dell’ideale guicciardiniano aveva trattato in un saggio dell’Antologia; e che sulle grandi figure dantesche si passa con pochi cenni, perché intorno a esse, nella stessa Antologia, aveva inserito i celebri tre saggi. E via discorrendo. Cosicché la Storia della letteratura italiana deve considerarsi come da integrare con le altre opere dell’autore, i Saggi e Nuovi saggi critici, il Saggio sul Petrarca, lo Studio sul Leopardi, e i corsi di lezioni, raccolti dal Torraca e da me pubblicati, sul Manzoni e sulla Scuola liberale e democratica.

Comunque, essa rimane sempre l’opera capitale e fondamentale del De Sanctis, e quella dalla quale conviene prendere le mosse per una edizione delle sue opere. L’autore, tornando col pensiero agli anni in cui la compose, dal i869 al i87i, diceva, con un moto di orgoglio e d’ ingenuitá insieme, in un suo discorso politico del i880: «Io mi sono trovato spesso al potere senza saperlo e senza volerlo; e mi ricordo che, quando in Firenze scrivevo la mia Storia della letteratura, mi fu due volte offerto il potere: la prima volta dal Lanza, la seconda dal Rattazzi; ed io dissi: — No, ho una missione da compiere: mi è piú caro rimanere in questi studi. — E credo che ne sia uscito qualche cosa di piú interessante che tutti i ministeri!»1.


II


La prima edizione della Storia della letteratura italiana consta, come si è accennato, di due volumi, che recano entrambi la data del. i870 (quantunque il secondo fosse effettivamente pubblicato sulla fine del i87i), «Napoli, presso Domenico e Antonio Morano»: il primo volume, che comprende i primi undici capitoli, di pp. 408 + 2 inn.; il secondo, di pp. 493 4- 3 inn.

Dopo di questa, altre due se ne fecero in vita dell’autore: la seconda, presso gli stessi editori, con la data del i873, e nella quale il capitolo decimosecondo entrò a far parte del primo volume,



  1. Scritti politici, ed. Ferrarelli, p. 259. Cfr. Scritti vari, ed. cit., ii, 242.