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intelligente, si sviluppa la liberta, prevale la ragione o l’«umanitá». La prima etá ragionevole o socievole, l’etá divina, sorse co’ matrimoni e l’agricoltura, quando, «a’ primi fulmini dopo l’universal diluvio» gli uomini «si umiliarono ad una forza superiore che immaginarono essere Giove, e tutte le umane utilitá e tutti gli aiuti porti nella loro necessitá immaginarono essere dèi». Allora, rinunziando alla vaga venere, ebbero certe mogli, certi figli e certe dimore : sorsero le famiglie governate da’ padri con «famigliari imperii ciclopici». In questi regni familiari, divenuti sicuro asilo contro i selvaggi o vaganti, riparavano i deboli e gli oppressi, che furono ricevuti in protezione, come clienti o famoli. Cosi si ampliarono i regni familiari, e si spiegarono le «repubbliche erculee» sopra ordini naturalmente migliori per virtú «eroiche» : la pietá verso gl’iddii; la prudenza, o il consigliarsi co’ divini auspici; la temperanza, onde i concubiti umani e pudichi co’ divini auspici; la fortezza, uccider fiere, domar terreni; la magnanimitá, il soccorrere a’ deboli e a’ pericolanti. In questi primi ordini naturali comincia la libertá e il primo spiegarsi della mente. Nacque la corruzione. I padri, lasciati grandi per la religione e virtú de’ loro maggiori e per le fatiche de’ clienti, tralignarono: uscirono dall’ordine naturale, che è quello della giustizia, abusarono delle leggi di protezione e di tutela, tiranneggiarono: indi la ribellione de’clienti. Allora i padri delle famiglie si unirono con le loro attinenze in ordini contro di quelli, e, per pacificarli, con la prima legge agraria concessero il «dominio bonitario», ritenendosi essi il «dominio ottimo», o «sovrano famigliare» : onde nacquero le prime cittá sopra «ordini regnanti di nobili», e l’«ordine civile». Finirono i regni divini: cominciarono gli eroici. La religione fu custodita negli ordini eroici, e perciò gli auspici e i matrimoni, e per essa religione furono de’ soli eroi tutt’ i dritti e tutte le ragioni civili. Ma, «spiegandosi le umane menti», i plebei intesero essere di egual natura umana co’ nobili, e vollero entrare anch’essi negli ordini civili delle cittá, essere sovrani nelle cittá. Finisce l’etá eroica : comincia l’etá umana, l’etá della eguaglianza.