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Con queste disposizioni, è naturale che lo interessa meno la scena che il dietroscena, dove penetra con sicurezza il suo occhio perspicace. Ha comune col Machiavelli il disprezzo della superficie, di ciò che si vede e si dice il parere; e lo studio dell’essere, di ciò che è al di sotto e che non si vede. Hai innanzi non la sola descrizione de’ fatti, ma la loro genesi e la loro preparazione: li vedi nascere e svilupparsi. I motivi piú occulti e vergognosi sono rivelati con la stessa calma di spirito che i motivi piú nobili. Ciò che l’interessa non è il carattere etico o morale di quelli, ma la loro azione su’ fatti. Il motivo determinante è l’interesse, ed è sagacissimo nell’ indagazione non meno degl’ interessi privati che degl’ interessi detti pubblici, e sono interessi di re e di corti. Ma gl’ interessi hanno la loro ipocrisia, e si nascondono sotto il manto di fini piú nobili, come la gloria, l’onore, la libertá, l’indipendenza: fini che escono in mezzo quando si vuol cattivare i popoli o gli eserciti. Di che nasce, massime nelle concioni, una specie di rettorica ad usum delphini, voglio dire ad uso de’ volgari, che non guardano nel fondo e si lasciano trarre alle belle apparenze. I popoli e gli eserciti vi stanno come istrumenti, e i veri e principali attori sono pochi uomini, che li movono con la violenza e con l’astuzia, e li usano a’ fini loro.

Lo storico avea intenzioni letterarie. La sua prosa, massime ne’ Ricordi, ha la precisione lapidaria di Machiavelli, con quella rapiditá e semplicitá e perfetta evidenza che ravvicina agli esempli piú finiti della prosa francese, senza che ne abbia i difetti. Lo stile e la lingua in questi due scrittori giunge per vigore intellettuale ad un grado di perfezione che non è stato piú avanzato. Ma il Guicciardini, di un giudizio cosi sano nell’andamento de’ fatti umani, avea de’ preconcetti in letteratura: opinioni ammesse senza esame, solo perché ammesse da tutti. Lo scrivere è per lui, come per i letterati di quel tempo, la traduzione del parlare e del discorso naturale in un certo meccanismo molto complicato e a lui faticoso, quasi vi facesse allora per la prima volta le sue prove. Molti uomini mediocri, quali il Casa e il Castiglione o il Salviati o lo Speroni, vi riescono