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scrittor comico; ma gli manca il culto e la serietá dell’arte, e abborraccia e tira giú come viene, e lascia a mezzo le cose, e si arresta alla superfície: naturale e vivace sempre, spesso insipido, grossolano e trascurato, massime nell’ordito e nel disegno.

Questo basso comico, plebeo e buffonesco, ne’ confini della semplice caricatura, perciò superficiale ed esteriore, ritratto di una borghesia colta, piena di spirito e d’ immaginazione insieme spensierata e tranquilla, ha la sua sorgente colá stesso onde usci il Mor gante e poi i capitoli e i sonetti del Berni : è il bernesco nell’arte, buffoneria ingentilita dalla grazia e alzata a caricatura; maniera sviluppatasi gradatamente dal Boccaccio al Lasca, infiltratasi nel dialetto e rimasta forma toscana. Nelle altre parti d’ Italia la buffoneria è senza grazia, spesso caricata troppo e lontana da quel brio, tutto spontaneitá e naturalezza, che senti nel Berni e nel Lasca. Tra’ piú sgraziati è il Parabosco.

Col comico va congiunto il fantastico. Il novelliere, in luogo di guardare nella vita reale e studiarvi i caratteri, i costumi, i sentimenti, cerca combinazioni tali di accidenti che solletichino la curiositá. Per questa via dal nuovo si va allo strano, e dallo strano al fantastico, al soprannaturale e all’assurdo. Cosi una borghesia scettica, che ride de’ miracoli, che si beffa del soprannaturale religioso e non vuol sentire a parlare di misteri e di leggende come forme barbare, sente poi a bocca aperta racconti di fate, di maghi, di animali parlanti, che tengano desta la sua curiositá. Il Mariconda narra con serietá rettorica i casi di Aracne, di Piramo e Tisbe e altre favole mitologiche. E con la stessa serietá Francesco Straparola raccoglie nelle sue Notti le piú sbardellate invenzioni di quel tempo, saccheggiando tutt’ i novellieri, Apuleio, Brevio, soprattutto il napolitano Girolamo Moriino, autore di ottanta novelle in latino. Ivi trovi il fantastico spinto aH’ultimo limite dell’assurdo. Vedi un anello trasformato in un bel giovane, pesci e cavalli e falconi e bisce e gatte fatate che fanno maraviglie, e satiri e uomini salvatici o in forma porcile, e morti risuscitati, e asini e leoni in conversazione, e fate e negromanti e astrologi. Queste, ch’egli