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V

Questa immensa materia si forma e si sviluppa secondo il concetto in tre mondi, de’ quali l’ inferno e il paradiso sono le due forze in antagonismo, carne e spirito, odio e amore; e il purgatorio è il termine medio o di passaggio: tre mondi, de’ quali la letteratura non offriva che povere e rozze indicazioni, e che escono dalla fantasia dantesca vivi e compiuti.

L’ inferno è il regno del male, la morte dell’anima e il dominio della carne, il caos : esteticamente è il brutto.

Dicesi che il brutto non sia materia d’arte e che l’arte sia rappresentazione del bello. Ma è arte tutto ciò che vive, e niente è nella natura che non possa esser nell’arte. Non è arte quello solo che ha forma difettiva o in sé contraddittoria, cioè l’ informe o il deforme e il difforme; e perciò non è arte il confuso, l’ incoerente, il dissonante, il manierato, il concettoso, l’allegorico, l’astratto, il generale, il particolare: tutto questo non è vivo; è abbozzo o aborto di artisti impotenti. L’altro, «bello» o «brutto» che si chiami in natura, esteticamente è sempre bello.

In natura il brutto è la materia abbandonata a’ suoi istinti, senza freno di ragione; e ne nasce ima vita che ripugna alla coscienza morale e al senso estetico. Alla sua vista il poeta vede negata la sua coscienza, negato se stesso; e perciò lo concepisce come brutto e gli dice : — Tu sei brutto. — Piú il suo senso morale ed estetico è sviluppato, e piú la sua impressione è gagliarda, piú lo vede vivo e vero innanzi all’ immaginazione. Perciò non pensa a palliarlo, e tanto meno ad abbellirlo; anzi lo pone in evidenza e lo ritrae co’ suoi propri colori.

Il brutto è elemento necessario cosi nella natura come nell’arte, perché la vita è generata appunto da questa contraddizione tra il vero e il falso, il bene e il male, il bello e il brutto. Togliete la contraddizione, e la vita si cristallizza. Veritá cosi palpabile, che le immaginazioni primitive posero della vita due principi attivi : il bene e il male, l’amore e l’odio, Dio e il demonio; antagonismo che si sente in tutte le grandi concezioni