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vi - il trecento 115


ora ha un nome, è una persona: Alessio, Eugenia, Caterina. Il demonio e la carne sono un mondo pieno di vita ne’ racconti del Passavanti. Quelle virtú allegoriche, che escono in processione sulla scena, sono le opere, le volontá, le passioni e i pensieri de’ santi. E la divina commedia, la trasfigurazione e la glorificazione dell’anima, la Beatrice che torna bianca nuvoletta in cielo tra i canti degli angioli, qui sono estasi, rapimenti dell’anima, colloqui con Dio, mistica unione con Cristo e, dopo la morte, la santificazione e la contemplazione nell’eterna luce. Quel concetto è uscito dall’astrattezza della scienza e dell’allegoria, dalla sua vuota generalitá, e si è incarnato, è divenuto uomo. La prosa italiana in questa letteratura acquista evidenza, colorito, caldezza di affetto, in un andar semplice e naturale, specialmente quando vi si esprimono sentimenti dolci e ingenui. È perfetto esemplare di stile cristiano, guasto dipoi. Alla sua perfezione manca un piú sicuro nesso logico, maggiore sobrietá e scelta di accessorii ed una formazione grammaticale e meccanica piú corretta. Con lievi correzioni molti brani possono paragonarsi a ciò che di piú perfetto è nella prosa moderna. L’Imitazione di Cristo è certo prosa superiore, scritta in tempo di maggior coltura. Ci è una maggiore virilitá intellettuale, una logica piú stretta, e pura di quella pedanteria scolastica che inseguiva i frati fino nel convento. Ma non è superiore quanto a quelle qualitá organiche, dove è il segreto della vita, la schiettezza dell’ispirazione e il calore dell’affetto; e spesso in quella prosa, mirabile di precisione e di proprietá, desideri l’energia e l’intuizione di Caterina.

Né questa prosa era giá fattura di un solo o di pochi, perché la trovi anche ne’ minori che scrivevano delle cose dello spirito. Citerò una lettera di un discepolo di Caterina, che annunzia la sua morte:


Credo che tu sappi come la nostra reverendissima e carissima mamma se ne andò in paradiso domenica, addi ventinove d’aprile [i380]. Lodato ne sia il Salvatore nostro, Gesú Cristo crocifisso benedetto! A me ne pare essere rimaso orfano, peroché di lei avevo ogni consolazione, e non mi posso tenere di piagnere. E non